30 Ago Uno spiraglio nelle tenebre
Oggi un piccolo spiraglio di luce si è aperto per una famiglia della periferia sud-est di roma che rischiava di ritrovarsi in strada per
morosità dell’affitto.
Un nucleo familiare composta da una donna che percepisce la pensione sociale e il figlio rimasto disoccupato durante il lockdown.
La rete della solidarietà presente sul territorio si è messa subito alla ricerca di una soluzione per evitare il peggio, una rete fatta
dai Servizi sociali e alcune associazione del privato sociale, A.S.I.A e Medicina Solidale, con i loro mediatori sociali hanno raggiunto con
il loro appello l’Elemosiniere del Papa, il Cardinal Krajewski meglio conosciuto come “Don Corrado”.
E il Suo aiuto è arrivato immediato, sollevando dal baratro della disperazione chi oltre a perdere il lavoro per la pandemia rischiava
di perdere anche la casa. Il debito è stato così saldato grazie a Don Corrado che non ha esitato un istante a intervenire.
Un piccolo miracolo, reso possibile dalla solidarietà che non ha lasciato in solitudine le persone colpite dalla più terribile delle
malattie e per cui non si riesce a trovare ancora la cura: la povertà.
La povertà crea diseguaglianze terribili, isola le persone nella disperazione e spesso le spinge fino alla rinuncia della vita.
Nessuno deve restare indietro in una società veramente giusta e democratica che riconosce a tutte le persone il diritto alla dignità,
ad una vita in cui casa, lavoro e salute siano diritti raggiungibili per tutti.
La rete della solidarietà indica oggi una strada, quella di sentire il dolore dell’altro come il nostro e mettersi insieme come comunità
perché nessuno resti indietro.
Il nostro grazie a Don Corrado che con il Suo esempio di vicinanza a chi è solo e soffre nella città di Roma, indica a tutti noi che anche
per la povertà esiste una cura: solidarietà è il suo nome.
Irma,Vittoria e Lucia
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