
02 Nov Medicina Solidale: Un ospedale di frontiera. Appello ai volontari
Lavorare con Medicina Solidale vuol dire assistere dal punto di vista medico, psicologico, infermieristico e sociale quanti non accedono al Servizio Sanitario Nazionale per ragioni economiche, giuridiche, etniche e sociali. L’assistenza fornita è gratuita e altamente qualificata.
I volontari impegnati nei nostri centri non sono solo professionisti specializzati in diversi settori disciplinari ma persone che hanno fatto una scelta dettata da una forte motivazione interiore: riscoprire la gratuità come perfezione di ogni intervento di cura, come premessa irrinunciabile di ogni autentico incontro con l’altro.
La Medicina Solidale cerca personale qualificato non solo tra i medici e gli infermieri, ma anche tra epidemiologi, antropologi, psicoterapeuti, nutrizionisti, mediatori culturali, educatori, assistenti sociali.
Possono aderire alle nostre iniziative anche studenti, specializzandi, professionisti in pensione.
Il lavoro comune a servizio dei più deboli è una modalità formativa innovatrice e controtendenza rispetto a percorsi formativi che rispondono meramente a logiche aziendali.
Per la Medicina Solidale la salute delle persone non è oggetto su cui lucrare, non si riduce a valutazioni di profitto e a logiche di carriera.
Misurarsi con la malattia è innanzitutto prendere coscienza del limite dell’esperienza umana e della sua fragilità, riconoscere nel dolore e nella sofferenza una strada che ci accomuna nell’impegno di sostenere le persone che ne sono colpite.
Non è sempre possibile guarire ma è sempre possibile curare.
Per i nostri progetti attualmente abbiamo bisogno di 2 pediatri, 1 chirurgo, 1 neuropsichiatra infantile, 2 assistenti sociali, 2 mediatori culturali di lingua cinese.
Chi fosse interessato a collaborare con noi può inviare il suo curriculum e i suoi recapiti a questo indirizzo: ercoli@med.uniroma2.it
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