Varie

“Il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che nonusa parzialità e non accetta regali, 18 rende giustizia all'orfanoe alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito.19 Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestierinel paese d'Egitto” Deuteromio 10, 17b-19.
Il muro nel cuore Giorgiana è una ragazza di 23 anni, viene dalla Romania, da una condizione di estrema miseria come molte ragazze che arrivano in Italia con la speranza di un futuro migliore. E’ una ragazza madre che si è fatta carico anche della sorellina più piccola e per di più disabile, Giorgiana è  fuggita da un padre alcolizzato e violento che massacrava la madre davanti ai figli ed è stata abbandonata dal suo compagno che non desiderava diventare padre. Ma non ha casa, non ha lavoro, non ha niente e quindi i servizi sociali a cui si è rivolta le hanno consigliato di dare in adozione figlio e sorella, tutto questo nell’interesse dei 2 minori. Le lacrime scendono copiose sul volto di Giorgiana mentre mi racconta l’agguato incui la vita l’ha posta: senza casa, senza documenti e senza lavoro non c’è via d’uscita.

Melchisedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Gn 14.18   E così mentre piccoli uomini si contendono l’osso di ragioni di carta, il nostro impegno per il territorio continua....

Un altro giornale online, Articolo 21, pubblica un articolo sulle ultime vicende dell'ambulatorio dal titolo: Diritto alla salute? Solo a certe condizioni Per chi volesse leggere l'articolo si rimanda all'indirizzo originario: http://www.articolo21.org/4759/notizia/diritto-alla-salute-solo-a-certe-condizioni.html...

il 14 Febbraio 2012 è uscito sul mensile on-line di Emergency un bell'articolo che ci riguarda dal titolo: Italia, diritti negati Vi invitiamo a leggere l'articolo nella pagg. del mensile all'indirizzo: http://www.eilmensile.it/2012/02/08/italia-diritti-negati/...

“Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d'oro puro, il petto...

Il centro di Medicina Solidale e delle Migrazioni è lieta di presentare: il Laboratorio Ludico-Espressivo per bambini in età scolastica: DALL'ESPRIMERE AL COMUNICARE - Percorsi creativi per dare voce alle emozioni. Presso il...

Torniamo a parlare dopo lunghi mesi. Mesi in cui era difficile trovare una parola che non sapesse di banale rispetto a quanto ci accadeva intorno. L’uomo sembra perdere di umanità: l’interesse è prima della vita e non si cura del rischio di distruggerla. Da dove cominciare? Forse dal fatto incontestabile che l’uomo è capace di creare bellezza e di lasciarne una traccia che porta il nostro sguardo a sollevarsi, disegnando sul volto la linea di un sorriso. Sorridere è già una vittoria sulla morte e i suoi  sinistri messaggi, è la capacità di affermare sé stessi sull’ineluttabilità del destino, un gesto di libertà che sbaraglia chi ha dato per scontata la disperazione come unico orizzonte di questa storia. Per dare un sorriso ai bambini colpiti dalla malattia mentale, la Medicina Solidale ha avviato un laboratorio espressivo di danza che attraverso l’armonia del movimento restituisce al corpo e alla mente di questi piccoli uno spazio di libertà dal male. Arrivano disordinati e chiusi nel loro disagio che li isola da sé stessi e dal mondo e poi sul tappeto azzurro della palestra iniziano a comporre un nuovo disegno della vita individuale e di gruppo. Si muovono, si toccano, giocano con il movimento, si lasciano  condurre dalle psicoterapeute nella danza che libera energie nuove, vitali, felici. Sorridono. Si sorridono.
Da sette anni il Servizio di Medicina Solidale accoglie, assiste e promuove la vita nascente in condizioni di fragilità, particolarmente tra le fasce sociali più emarginate. Migliaia di donne immigrate e nomadi hanno potuto portare a termine la loro gravidanza grazie all’impegno dei medici, degli infermieri, dei volontari del Servizio che hanno avuto la gioia di vedere venire alla luce centinaia di bambini che in assenza del nostro intervento si sarebbero trasformati in aborti. L’aborto è infatti ancora uno strumento di controllo delle nascite in questo paese che si definisce ancorato a radici cristiane. L’aborto è certamente una delle peggiori forme di violenza che l’umanità abbia potuto immaginare, perché è una violenza esercitata contro chi non può difendersi. Ma non è una responsabilità solo delle donne che abortiscono. E’ responsabilità dei legislatori che hanno dato diritto ad una forma di omicidio, è responsabilità di chi non sostiene le donne che affrontano la gravidanza in condizioni di fragilità sociale. E’ responsabilità degli amministratori che tagliano “per risparmiare” in maniera cieca e indiscriminata.
Da circa due anni sono il tutore affidatario di un piccolo bambino del Magreb: la mamma in fuga da una famiglia tradizionalista islamica me lo ha lasciato pregandomi di proteggerlo dalla violenza disumana di una legge senza pietà. Quasi come per caso, è iniziato un percorso di vita che non avevo previsto e che ha scardinato tutto il mio essere fino alle fondamenta. La mamma me lo ha portato avvolto in un sacco a pelo, il primo ricordo che ho di lui sono i suoi occhi neri, grandi e profondissimi, come gli abissi dell’oceano.
La formazione è un percorso fatto di incontri. Noi tutti ci siamo legati ad una disciplina perché qualcuno ci ha guidato a scoprirne la complessità e la bellezza. La formazione non è solo  comunicazione di concetti ma trasmissione di una cultura viva. L'arte, la scienza, la stessa tecnica sono il frutto di un laborioso processo in cui uomini e donne si sono spesi per conoscere, interpretare e trasformare la dura realtà della materia in bellezza, pensiero, progresso.
ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
Fai una donazione

Caro Visitatore, chiediamo il Tuo aiuto per sostenere le attività dell'Associazione. Medicina Solidale è un'associazione ONLUS autofinanziata. Le donazioni sono fondamentali per finanziare le attività di assistenza e cura che offriamo a tutti gratuitamente. Se esistiamo è grazie al sostegno di persone come Te che scelgono di dare un contributo volontario. Per continuare a garantire tutto questo, anche nei prossimi mesi, il Tuo sostegno economico per noi è di fondamentale aiuto.

Grazie davvero, Presidente IMES